A Gesù Bambino
Dalla tua culla, o adorato Bambino
Tendi L’orecchio un momentino.
Mi senti?
Povere e deboli son le mie parole
Ma piene di fervido amore.
Esse dicono soltanto:
“Concedi, Gesù santo
ogni Grazia e tanto amore
al babbo, alla mamma e al mio cuore”.
Il Natale
Se il Natale si avvicina
fai attenzione, mia bambina,
che ci son dieci nanetti,
dispettosi e piccoletti.
Con gli occhioni bene aperti
ti controllano solerti.
Riconoscerli potrai
dai colori che vedrai.
Notte di Natale
Notte di Natale, una notte speciale.
Gocce dorate appaion le stelle,
nel cielo scuro son tutte belle.
Ma una soltanto, la stella cometa,
si mette in cammino cercando un bambino.
Guarda di quà, guarda di là, sopra una grotta si ferma già.
Tra l’asino e il bue sorride il bambini, si chiama Gesù il figlio divino.
Adesso la stella riposa un pochino, mentre i pastori si fan più vicino.
Anche i Re Magi ora san dove andare, sui loro cammelli stanno per arrivare.
Notte di Natale, una notte davvero speciale, nel cuore di ogni uomo scende la pace.
Arriva Babbo Natale
Babbo Natale quest’anno verrà
e nel suo sacco che ci sarà?
Treni blu, bambole grandi
Macchine rosse e telefoni gialli
E pennarelli di tutti i colori
Per fare un fiore nel cielo là fuori.
E adesso è ora di andare a letto
E mentre dormo tu scendi dal tetto
Per lasciare i doni a tutti i bimbi buoni.
Brilla in cielo una stella
Brilla in cielo una stella
Con la coda lunga e bella.
Si ode dentro la capanna,
una dolce ninna-nanna.
C’è un bambino biondo, biondo
Col visetto tondo, tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.
Ho sognato
Ho sognato che il Bambino
venne presso il mio lettino
e mi disse dolcemente:
“Per Natale non vuoi niente?”
Io pensai per prima cosa
a te mamma sì amorosa
a te babbo, buono tanto,
e gli dissi:”Gesù santo,
babbo e mamma benedici,
fa’ che sempre sian felici!”
La notte di Natale
La notte di Natale,
è nato un bel bambino,
bianco, rosso
e tutto ricciolino.
La neve cadeva.
Cadeva giù dal cielo,
Maria col suo velo
Copriva Gesù.
Maria lavava,
Giuseppe stendeva
il Bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
“Sta zitto mio figlio
che adesso ti piglio,
del latte ti do;
ma pane non ho!”.
La neve cadeva,
cadeva giù dal cielo,
Maria col suo velo
copriva Gesù!
Natale
Per Natale io vorrei
far del bene a tutti i miei,
far del bene al mondo intero,
ad ogni bimbo, bianco o nero,
ma non son che un bambino:
pensaci tu, bimbo divino!
L’albero dei poveri
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
L’albero
Brilla e scintilla
di mille colori
un albero adorno,
che gioia nei cuori.
Un dono speciale
potrai qui trovare
se un amico vicino
saprai aiutare.
C’è aria di festa
in tutti più amore:
Natale per tutti
ha un dolce sapore.
Il canto di Maria
Canta dentro la capanna
Maria, figlia di Sant’Anna
e guardando il suo bel sole
dice a lui queste parole:
“Dormi, dormi, cuor di mamma,
fai la ninna, fai la nanna!
Dormi, chiudi i lumi santi
quelle stelle fiammeggianti.
Dormi, cuore della mamma,
fai la ninna, fai la nanna!
Vedi, viene dall’Oriente
un corteo tutto splendente:
due re bianchi ed un re moro
e con doni tutti d’oro.
Bacia, bacia la tua mamma:
non più ninna, non più nanna!”.
Ritorna ogni anno
Ritorna ogni anno, arriva puntuale
con il suo sacco Babbo Natale:
nel vecchio sacco ogni anno trovi
tesori vecchi e tesori nuovi.
C’e’ l’orsacchiotto giallo di stoffa,
che ballonzola con aria goffa;
c’e’ il cavalluccio di cartapesta
che galoppa e scrolla la testa;
e in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la bambolina che strizza gli occhietti.
Ma Babbo Natale sa che adesso
anche ai giocattoli piace il progresso:
al giorno d’oggi le bambole han fretta,
vanno in auto o in bicicletta.
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuove invenzioni.
Io del progresso non mi lamento
anzi, vi dico, ne son contento.
Ninna nanna
Ninna nanna, ninna nanna
per il Bimbo e per la Sua Mamma.
Vanno i poveri pastori
ed al bimbo poverello
portan doni, portan fiori.
Ed il Bimbo le manine
tende lor…. Notte serena,
stelle a mille, luna piena…
Vanno i semplici pastori
alla povera capanna….
Ninna nanna, ninna nanna!
Natale è festa di gioia e pace
Natale è festa di gioia e pace,
ogni rancore si spegne o tace;
tutto si scorda, tutto sì oblia,
deve esser giorno sol d’allegria.
Dunque scordatevi, o miei diletti,
le mie mancanze e i miei difetti.
Se io promettessi di essere buono,
mi neghereste forse il perdono?
Tace la mamma, tu, babbo, taci.
Son dunque assolto: che io vi baci!
L’albero di Natale
CHE
NE DICI
SIGNORE,
SE IN QUESTO
NATALE FACCIO
UN BELL’ ALBERO
DENTRO IL MIO CUORE
E CI ATTACCO, INVECE DEI
REGALI I NOMI DI TUTTI I MIEI
AMICI .GLI AMICI LONTANI E VICINI.
GLI ANTICHI ED I NUOVI. QUELLI CHE
VEDO TUTTI I GIORNI E QUELLI CHE VEDO
DI RADO. QUELLI CHE RICORDO SEMPRE E
QUELLI CHE, ALLE VOLTE RESTANO DIMENTICATI.
QUELLI COSTANTI E QUELLI INTERMITTENTI QUELLI
DELLE ORE DIFFICILI E QUELLI DELLE ORE ALLEGRE
QUELLI CHE , SENZA VOLERLO HO FATTO SOFFRIRE .E
QUELLI CHE , SENZA VOLERLO , MI HANNO FATTO SOFFRIRE.
QUELLI CHE CONOSCO PROFONDAMENTE E QUELLI DEI QUALI
SOLO CONOSCO LE APPARENZE. QUELLI CHE MI DEVONO POCO
E QUELLI AI QUALI MOLTO DEVO . I MIEI AMICI SEMPLICI ED I MIEI
AMICI IMPORTANTI I NOMI DI TUTTI QUELLI CHE SONO GIA’ PASSATI
NELLA MIA VITA. UN ALBERO CON RADICI MOLTO PROFONDE , PERCHE’
I LORO NOMI NON ESCANO MAI DAL MIO CUORE. DAI RAMI MOLTO GRANDI
PERCHE’ I NUOVI NOMI
VENUTI DA TUTTO IL
MONDO SI UNISCANO
AI GIA’ ESISTENTI CON
UN’OMBRA MOLTO GRA-
DEVOLE PERCHE’ LA
NOSTRA AMICIZIA SIA
UN MOMENTO DI VERO
RIPOSO DURANTE LE
LOTTE DELLA VITA.