Ogni Natale il presepe viene disimballato, i pastori trovano il loro posto e i tre Re Magi e i loro cammelli si uniscono a loro. È probabile che uno dei Re Magi sia asiatico, uno africano e uno caucasico. I bambini meglio informati ti diranno che i nomi dei tre re sono Baldassarre, Melchiorre e Gaspare.
I Magi non solo prendono posto accanto a Maria, Giuseppe, Gesù bambino, i pastori e gli angeli; prendono anche il loro posto in un’intera raccolta di storie, leggende e miti natalizi. Le figure della Natività potrebbero avere un posto d’onore, ma condividono quel posto con Babbo Natale, Rudolph la renna dal naso rosso e “Una poltrona per due”.
Tutte queste tradizioni rendono speciale il periodo natalizio, ma c’è del vero in tutto ciò? I Re Magi hanno un fondamento storico o sono pura finzione come Babbo Natale e la sua slitta?
La storia dei Re Magi
Pur essendo apparsi una sola volta nella storia di Gesù, i tre saggi d’Oriente hanno lasciato un’impronta duratura nell’immaginario cristiano.
Molti canti natalizi menzionano i tre re, che seguono una stella e vengono a rendere omaggio a Gesù bambino a Betlemme. Nonostante la loro importanza nella vicenda della nascita di Gesù, il racconto di Matteo è vago, avvolto nel mistero. Si pensi che nella Bibbia non vengono mai chiamati re e il loro numero non è specificato. Sul libro sacro vengono invece identificati come “uomini saggi dall’Oriente”. Una teoria è che potrebbero essere stati re dello Yemen, poiché durante questo periodo i re dello Yemen erano ebrei. Si ipotizza fossero tre dalla presenza dei tre doni, ma probabilmente avrebbero potuto avere diversi servi con loro.
Un altro malinteso comune è che fossero giunti a Betlemme cavalcando dei cammelli. A quel tempo, era usanza montare solo cavalli a nord dell’Arabia: i cammelli erano usati come animali da soma, ma i viaggiatori ricchi usavano il cavallo perché era un mezzo più comodo e veloce.
I Magi erano certamente uomini di grande cultura. La parola Magi deriva dalla parola greca “magos” (da cui deriva la parola inglese “magic”). Lo stesso Magos deriva dall’antica parola persiana “Magupati”. Questo era il titolo dato ai sacerdoti delle antiche religioni persiane come lo zoroastrismo, che prestavano servizio come consiglieri sacerdotali, praticanti nell’arte della magia. Motivo per cui avrebbero avuto conoscenza approfondita delle stelle e dei fenomeni del cielo.
Anche il re Erode, che governava la parte dell’antico impero romano chiamata Giudea, conosceva le profezie sull’avvento del Messia ed era determinato a dare la caccia al piccolo Gesù per ucciderlo. La Bibbia riporta in Matteo 2: 1-3 che: “Dopo la nascita di Gesù a Betlemme in Giudea, al tempo del re Erode, i Magi dall’est andarono a Gerusalemme e chiesero: ‘Dov’è colui che è nato re di gli ebrei? Abbiamo visto la sua stella quando è sorto e siamo venuti ad adorarlo. All’udire ciò, il re Erode rimase turbato e con lui tutta Gerusalemme”. Il re chiese dunque loro e il re chiese loro di fargli sapere dove fosse questo neonato, in modo che “anche io possa andare a rendergli omaggio”. I Magi così si congedarono e partirono alla volta di Betlemme.
Secondo il Libro di Matteo, una stella luminosa guidò i Magi da est finché non si fermò “sul luogo dove si trovava il bambino” e “entrando in casa, videro il bambino con Maria sua madre” (Matteo 1:24 ). I magi si inginocchiarono per il bambino Gesù e “gli offrirono doni d’oro, incenso e mirra”. I loro doni sono forse un’allusione alla visione di Isaia che profetizzava di nazioni che avrebbero reso omaggio a Gerusalemme in quel modo: “Una moltitudine di cammelli ti coprirà. porteranno oro e incenso e proclameranno la lode del Signore ”(Matteo 2:11, Isaia 60: 6).
I Magi nel frattempo furono avvertiti in sogno di non tornare da Erode e così, dopo aver trovato la stalla di Gesù, fecero ritorno a casa attraversando un’altra strada (Matteo 2:12). Quando i saggi non tornarono, Erode andò su tutte le furie e fece mettere a morte tutti i bambini maschi di due anni o meno presenti a Betlemme, ma non prima che Giuseppe fosse stato avvertito in sogno di fuggire con la sua famiglia in Egitto.
Chi sono i re Magi?
I racconti successivi della storia identificarono i magi per nome e identificarono le loro terre di origine. Ecco come vengono spesso descritti:
- Gaspare, proveniente dall’India, è spesso delineato con i capelli castani e la barba castana, con indosso un mantello verde e una corona d’oro arricchita con gioielli verdi. È il re di Saba. Gaspare porta con sé in dono l’incenso, che rappresentava la divinità e l’identità del bambino come Figlio di Dio.
- Melchiorre, proveniente dalla Persia, ha lunghi capelli bianchi e barba bianca e indossa un mantello d’oro. È il re d’Arabia. Il dono di Melchiorre è l’oro, che simboleggia lo status di Gesù come Re dei Giudei.
- Baldassarre, proveniente dall’Arabia, viene raffigurato con la pelle nera e la barba nera, con indosso un mantello viola. È il re di Tarse e dell’Egitto. Baldassarre porta in dono la mirra, un profumo che nell’antichità veniva messo sui cadaveri per farli profumare; per questo i cristiani ritengono che avrebbe rappresentato la sofferenza e la mortalità di Gesù.
Le rappresentazioni popolari del Natale sembrano “accorciare” la storia della natività, facendo sembrare che i tre re avessero raggiunto a Betlemme a Natale, ma le celebrazioni tradizionali prevedono la loro visita 12 giorni dopo Natale. Infatti l’Epifania rappresenta la commemorazione ufficiale dell’arrivo dei Magi ed è una delle feste più antiche della cristianità.
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